Anno
2022
Anno
2022
Durata
30 min
Questo momento di ricerca è pensato per spazi alternativi e anticipa un più ampio progetto che vedrà la sua conclusione nel 2024 con la messa in scena di un unico disegno creativo che accosterà l’Apres midi d’un faune al Bolero di Ravel e al Sacre du printemps di Stravinskij.
Così come il racconto del poema di Mallarmé passa dal sonno al ricordo, in un “luogo mentale” dove realtà, sogno e desiderio si confondono, allo stesso modo lo spazio dove accade la danza – il cosmo interiore del fauno – è un mondo altro dove esclusione, corteggiamento e erotismo trovano il proprio spazio espressivo.
È un tappeto.
Stendere un tappeto, per tante popolazioni, continua ad essere un gesto di notevole rilevanza simbolica e pratica.
Equivale a portare il paradiso nell’inferno.
Il tappeto separa due mondi, uno reale e un altro fatto di sogni e di desideri.
Il tappeto separa e unisce al contempo la danza da quello che danza non è.
Così come la struttura musicale di Debussy, definita dallo stesso musicista “ondulante, cullante, ricca di linee curve” è come un tappeto, con una linea sinuosa che richiama le decorazioni floreali.
un’idea di Roberto Zappalà e Nello Calabrò
coreografia Roberto Zappalà
testo Nello Calabrò
musiche Claude Debussy Prélude à l’Après-midi d’un faune (per piano solo), Giuni Russo/Franco Battiato, The Beatles, Miklós Rózsa
danza Filippo Domini
speech Roberto Zappalà
Una produzione Scenario Pubblico /Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse per la Danza in coproduzione con MilanOltre Festival
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo