Anno
2005
Foulplay coreografia del 2005, è un piccolo gioiello del repertorio della compagnia, dove la chiarezza coreografica, unita alla musicalità dei corpi e alla meravigliosa partitura di Chopin, narra di un adulterio utilizzando come strumento una danza ironica, poetica e dettagliata. Cifra drammaturgica l’ironia, non tra le preferite del coreografo, che però in questo caso riesce a rendere, applicata alla sua danza delicata ed emotivamente profonda, un quadro molto assimilabile all’originale dramaticule di Samuel Beckett Commedia, pièce di fulminea e straordinaria pregnanza da dove è stato tratto il primo step dei 24 preludes (realizzati successivamente nel 2007).
Foulplay, gioco perverso, è stata una delle pochissime creazioni di breve durata dove Zappalà in appena ventitré minuti riesce a folgorare per l’accessibilità della danza e per l’estrema cura della semplicità coreografica.
«un viluppo di figure, un dinamismo evidente che contrae il corpo e poi lo fa scattare come una molla d’acciaio: i danzatori, imprevedibili nella figurazione , sulle note di uno Chopin voluttuoso, ripropongono la caduta dell’uomo che è verbo, ma anche carne. Si muovono sulla trama dell’azione e della immaginazione, esplorando il labirinto dei sentimenti…Applausi scroscianti» Sergio Sciacca, La Sicilia
dal progetto Di stanze 2 Beckett.
creazione ispirata a Commedia di Samuel Beckett
coreografie Roberto Zappalà
musiche Frédéric Chopin (primi 13 dai 24 preludi per pianoforte)
interpreti Fernando Roldán Ferrer, Ariane Roustan, Valeria Zampardi