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#HYBRID | UPPER-EAST–SIDE / FOULPLAY | 74BPM Successo a Ct per i due centri di produzione della danza

#HYBRID | UPPER-EAST–SIDE / FOULPLAY | 74BPM Successo a Ct per i due centri di produzione della danza
Sabato 05 novembre 2016 ore 20:45

Domenica 06 novembre 2016 ore 19:00

Prenota qui la serata con due centri nazionali di produzione della danza insieme

Aterballetto – Compagnia Zappalà Danza
nell’ambito della rassegna DARE – SCENARIO DANZA 16/17
#hybrid Durata: 7’ Interpreti: due danzatori
Prima Rappresentazione Assoluta Reggio Emilia, Teatro Cavallerizza, 20 novembre 2015
Realizzazione costumi Sartoria Aterballetto/Francesca Messori e Nuvia Valestri
Coreografia e ideazione costumi di PHILIPPE KRATZ
Due movimenti si incontrano e mescolano elementi eterogenei tra loro. Codici e caratteri differenti creano incroci apparentemente disarmonici per il loro ibridismo. Il lavoro in punta si integra con il popping della street dance in combinazioni e consonanze di accordi che si riflettono nelle mescolanze di suoni afro-americani della musica di Stili di danza differenti, pensati spesso come opposti, violano le barriere dei propri generi, quasi a raggiungere un benefico sincretismoFoulplay (durata 20 min) dal progetto “Di stanze 2 Beckett”
creazione ispirata a “Commedia” di Samuel Beckett
Musiche Frédéric Chopin (primi 13 dai 24 preludi per pianoforte)
Interpreti Fernando Roldan Ferrer, Ariane Roustan, Valeria ZampardiFoulplay è una coreografia del 2005, tratta dal progetto multidisciplinare “Di stanze 2 Beckett”, e
liberamente ispirata al più noto dei dramaticules di Samuel Beckett “Commedia”, pièce di fulminea e straordinaria pregnanza . Questa coreografia é parte del nuovo progetto di Roberto Zappalà, dal titolo Antologia, con il qualesi intende recuperare i lavori più interessanti che hanno lasciato un segno nel tempo e nella costruzione della linea coreografica di Zappalà e della compagnia. Il progetto non ha soltanto il compito di “recuperare” e di “rivisitare”, ma anche quello di originare attraverso un nuovo “contatto” nuove visioni.Upper-East- Side Durata 23’ Per 9 danzatori
Prima rappresentazione Reggio Emilia, Festival Aperto, Teatro Cavallerizza, 22 ottobre 2014
Coreografia MICHELE DI STEFANO
Musica Lorenzo Bianchi Hoesch | Luci Carlo CerriLa matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce sono il punto di partenza di questo lavoro. Dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa. Che cosa rende abitabile un luogo? L’architettura che lo contiene o la dinamica dei suoi attraversamenti? Un corpo che danza lo fa veramente quando permette ad un’altra danza di esistergli accanto. Così costruiamo un paesaggio, così traslochiamo nei quartieri alti.

74 bpm (dal progetto I am beautiful – durata 15 min)
Musiche Puccio Castrogiovanni (originali) eseguite dai Lautari
Interpreti Maud de la Purification, Filippo Domini, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Ariane Roustan, Claudi Rossi Valli, Valeria Zampardi

Coreografia travolgente e ritmata tratta dalla nuova creazione “I am beautiful” proposta in prima assouta il 18 marzo 2016 al Teatro Comunale di Ferrara. Il lavoro trae ispirazione dalla scultura di Rodin che a sua volta è ispirata al primo verso di una poesia di Baudelaire La Beauté: << Je suis belle, ô mortels! comme un rêve de pierre >>. Il sogno di pietra si trasfigura nel movimento attraverso una lingua che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti.