fbpx
perfomance

le pupe

prima assoluta
 
Drammaturgia e Regia : Massimiliano Burini
Assistente alla regia: Daniele Aureli
Movimenti coreografici: Massimiliano Burini Arianna Cianchi.
 
Interpreti:
Giulia Frattini
Serena Gabriele
Rosa Merlino
Andriy Maslonkin
 
Elaborazioni Audio e Musiche : Francesco Valente -Maisaund
Studio Scenico e Design: Luca Binaglia, SIlvia Ramalli.
 
Grafica e Comunicazione : Matteo Svolacchia
Una Produzione – Occhisulmondo in collaborazione con:
CentroDanza – Spazio performativo.
Con il sostegno di Comune di Perugia,Regione Umbria.
 
 
 
 
Presentazione:
 
La pupa è uno stadio che si manifesta nel corso dello sviluppo postembrionale degli Insetti olometaboli e che precede lo stadio di adulto. Lo stadio di pupa è talvolta confuso con quello di ninfa, in realtà proprio delle metamorfosi incomplete.La pupa deriva dall’ultima muta larvale. il passaggio dallo stadio giovanile a quello adulto è alquanto impegnativo, perciò lo stadio di pupa si svolge in uno stato di quiescenza, talvolta protetto all’interno di involucri di varia natura.
La pupa si presenta abbastanza simile all’adulto perché vi si riconoscono gli elementi morfologici tipici dell’adulto. La profonda differenza risiede tuttavia nel modo in cui sono articolate le appendici e, soprattutto, nello stato di quiescenza della pupa, che perciò è immobile e non si nutre. (Fonte Wikipedia)
 
 
NOTE DI REGIA
 
 
Questo nuovo lavoro che ci accingiamo a realizzare parte o finisce, a seconda di dove lo si guarda, da una osservazione concreta. Ripercorrendo le nostre storie personali e verificando come la nostra epoca, cosi diversa da come ce la siamo sognata, parla della donna,ci siamo chiesti che vuol dire vivere oggi,con un corpo femminile. Questa analisi si è perpetuata per molti mesi ricercando tra passato e presente segni e testimonianze ma anche nei nostri ricordi di bambini quanti e quali fossero i compiti,i desideri e le implicazioni sociali che distinguessero questo stato. Abbiamo letto Antigone di Sofocle e Diario di una diversa di Alda Merini, due donne che hanno subito e combattuto in modo diverso la vita, con eleganza e forza, con fede e intelligenza, piegandosi,lottando e risorgendo sempre come una fenice dalla sua cenere. Ci siamo chiesti se oggi valesse la pena lavorare ancora sulla donna, e la risposta è stata si.
 
 
Ho proposto partendo dai testi e dai ricordi,un lavoro di catarsi, cercando di descrivere la vita di una donna partendo dalla loro vita,analizzando i loro stadi di crescita e di lotta, cercando di identificare un movimento primordiale, da uno imposto e sociale, portando la lotta e la descrzione della femminilità, all’interno del corpo e dei ricordi cercando di ridefinire nello spazio di un gioco un movimento non convenzionale.
 
(Massimiliano Burini)
 
 
Questo nuovo studio,si rivolge alle donne, alle donne oppresse e piegate dai vincoli sociali, culturali, imposti ed autoimposti perché così ci hanno insegnato, così ci hanno cresciute, così pensiamo che sia normale essere. E anche se siamo tremendamente infelici e insoddisfatte nelle nostre vite, anche se qualcosa dentro ci pungola e ci spinge a muoverci, non sappiamo di poter essere qualcosa di diverso. Forse lo intuiamo, lo desideriamo, ma "l’educazione" ci ha convinte che non sta bene, non sta bene ribellarsi, far sentire la propria voce, smettere di subire e sacrificarsi per fare l’esatto opposto: affermarsi, cercare rispetto, dagli altri e da noi stesse, prenderci i nostri spazi, creare, inventare, nutrire, far crescere cose, essere individui autonomi, mostrare un coraggio che pure possediamo, trovare la vera natura sepolta nel profondo e permetterle di venire a galla, con le sconvolgenti conseguenze che ciò comporterebbe.
 
 
Quando abbiamo capito che nei nostri ricordi di bambine albergava una bambola perfetta, il gioco è cominciato. Ci siamo viste manipolate come un bambola. Il lavoro coreografico che stiamo portando avanti è istintivo o meglio cerchiamo di renderlo come tale,aspettando che un movimento sia necessario e risponda ad una vera azione emotiva.
 
(Arianna Cianchi)
 
INGRESSO LIBERO