U(ma)nità | Scenario Danza 17/18

Al via la campagna abbonamenti per u(ma)nità la nuova stagione Scenario Danza 17/18. Da quest’anno l’abbonamento a Scenario Pubblico ti da diritto a partecipare gratuitamente ai workshop per danzatori (se anche tu sei un danzatore), o alle lezioni per amatori (se sei un appassionato e vuoi cimentarti) tenute dagli artisti degli spettacoli in rassegna.
Fino al 28 luglio sconti e diritto di prelazione.
Vi aspettano negli uffici di Scenario Pubblico da lunedì a venerdì 9,30 – 13,30 e 15,30 -19,30.
Abbonamento o card?
ABBONAMENTO intero €70. In promozione fino al 28 luglio €55
Universitari, Scuole danza, Partner 45€
ABBONAMENTO ridotto* €55. In promozione fino al 28 luglio €45
*under 23, over 65
CARD FULL* intero 60€.
CARD FULL* ridotto 45€ (Under 23, over 65, Universitari, Scuole danza, Partner)
*per 9 serate su 10
CARD MINI* intero 50€
CARD MINI* ridotto 40€ (Under 23, over 65, Universitari, Scuole danza, Partner)
*per 6 serate su 10
BIGLIETTI
INTERO 13€ (24 PRELUDI 15€)
RIDOTTO (under 23, over 65) 10€ (24 PRELUDI 12€)
GRUPPI SCUOLE DANZA E UNICT (MIN. 5 PERSONE) 10€ INTERO E 8€ RIDOTTO
Workshop per danzatori tenuti dagli artisti degli spettacoli in abbonamento 15€
promozione: biglietto spettacolo + workshop 18€ – gratuito per gli abbonati
Master Class Tardito Rendina 30€
Lezioni per amatori tenute dagli artisti degli spettacoli in abbonamento gratuite, solo per i possessori di abbonamento o biglietto
EDITORIALE
Eccoci arrivati alla 16° edizione della nostra programmazione di danza. Ricordo ancora come fosse oggi quando il nostro obiettivo era costruire una casa della danza; tutti, o quasi, ritenevano fosse un’utopia assoluta.
La nascita di un presidio per la danza, in un contesto come quello catanese dove la danza aveva fatto alcune apparizioni occasionali, senza alcuna progettualità e conseguentemente senza aver avuto mai né la forza né l’opportunità di una visibilità continua, è stata una svolta per la città di Catania. La realizzazione di Scenario Pubblico è stato indubbiamente lo strumento fondamentale per istituzionalizzare la danza sul nostro territorio.
Alcune buone pratiche sono considerate difficili da applicare e la danza – per lo più legata agli ambiti scolastici – ha sofferto di quella tipica disattenzione verso ciò che non si conosce e non si comprende. Cause probabili di questo ritardo sono forse da imputare alla noncuranza di un intero comparto politico e alla sonnolenza della cittadinanza, seppur non del tutto responsabile della mancanza di interesse o voglia nel ricercare le novità culturali, non avendo riferimenti sul territorio che tuttavia, come abbiamo ampiamente dimostrato, era possibile avere.
Oggi, per merito di un impianto organizzativo efficiente e di un pubblico finalmente attento, ormai abituato alla visione di performance legate ai linguaggi del corpo, e che ci segue con affetto e convinzione (e di questo vi ringrazio), riusciamo con slancio, passione e speranza a dare continuità a ciò che abbiamo realizzato. Tutto questo fermento ci continua a servire da impulso e ci dà la consapevolezza che molto altro possiamo fare per migliorare le proposte e per attivare un meccanismo virtuoso anche con quelle strutture pubbliche che per missione, potenzialità e risorse potrebbero, e speriamo accada, camminare insieme a noi.
Certamente un grande sostegno è arrivato dall’incarico che il Ministero ci ha conferito in quanto Centro Nazionale di Produzione della Danza, che ci fa riflettere sul compito e sulla responsabilità che un luogo di aggregazione culturale come il nostro deve avere sul territorio. Questa è la nostra missione: conoscere, comprendere, accettare, condividere, scambiare, e questi verbi rappresentano il punto di incontro e la sintesi di tutto ciò che per noi è l’umanità.
Un’umanità che si rifà a un modello culturale conseguito nei millenni, che invita a una maggiore tolleranza tra gli uomini, che uniti da un’unica legge sono cittadini del mondo in egual misura (oggi fattore marginale); un valore che, per l’estetica latina, rende l’uomo un individuo bene educato, raffinato e dotato di buoni sentimenti, capace di vivere con decoro; umanità come educazione al possesso della propria cultura, nella quale confluisce l’eredità culturale del passato che distingue l’uomo dagli animali.
Mia intenzione è continuare questa passionale ricerca sul valore della convivenza, avvicinando e suggestionando il pubblico sia con lo strumento della scrittura coreografica che, con i titoli delle nostre rassegne; e dopo Welcoming e Dare ecco u(ma)nità.
Anche nella scelta degli artisti esiste il principio di condivisione e dello scambio attraverso vari linguaggi del corpo. Scelta che nella mia visione, in qualità di guida artistica in quanto direttore, non deve in alcun modo limitare lo sguardo del pubblico con proposte univoche, ma aprirsi a quell’immenso universo dei linguaggi contemporanei del corpo, universo che merita di essere esplorato nella sua totalità.
L’intenzione anche quest’anno è cercare di mettere ancor più in relazione, attraverso incontri, sfide, intoppi, ragionamenti, inciampi ma anche intese, vari linguaggi legati alla danza, dalla più “colta” alla più popolare, senza che nessuna si debba sentire inferiore o superiore, insomma un ulteriore vero e proprio “umanesimo” dei linguaggi del corpo.
Umanesimo i cui numerosi protagonisti animeranno Scenario Pubblico con diversi attività e progetti: i 13 spettacoli in abbonamento, la sezione KIDS rivolta ai più giovani, i Focus dedicati a rinomati artisti contemporanei, ai coreografi emergenti e alla videodanza; diverse open door, alcune delle quali organizzate a Viagrande Studios, i workshop per danzatori, le lezioni per amatori, diversi incontri e seminari e le nanoperfomance e le videoproiezioni a ScenarioFarm. La presenza di danzatori, coreografi, studiosi e videomaker e le residenze dei coreografi permetteranno in modo efficiente diverse forme di relazione con il pubblico; parlare di danza in modo continuativo, e non solo nel momento della performance, credo sia uno degli strumenti più efficaci per avvicinare il pubblico.
Continuerà l’intesa con l’Università degli Studi di Catania iniziata lo scorso anno e che anche quest’anno vedrà la realizzazione di diversi incontri che metteranno in relazione gli studenti e i protagonisti di U(ma)nità.
Infine, una novità sarà la bella e autentica condivisione progettuale con la Ferrovia Circumetnea e il Direttore Generale Alessandro Di Graziano, che ringrazio personalmente per la sensibilità mostrata, che vedrà le due strutture collaborare per i prossimi tre anni e condividere alcuni eventi di danza in città, con l’obiettivo di stimolare gli spostamenti sostenibili. Lo slogan, che calza perfettamente con la nostra disciplina sarà “Catania si muove” .
Buon viaggio
Roberto Zappalà