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RIFARE BACH

(la naturale bellezza del creato)

Prima assoluta

29 settembre 2021, Campania Teatro Festival / Napoli

Anno

2021

Durata

70 min

“Glorificare il culto dell’immagine e dell’estetica è il mio obiettivo, ancor più che il significato”
Charles Baudelaire

Con questa creazione Roberto Zappalà cura in profondità l’estetica e il linguaggio del corpo, e lo fa dedicando un’intera serata a Johann Sebastian Bach, che con la sua musica cristallina e preziosa incarna per il coreografo l’ideale di un’arte pura e “onesta”.

Al centro del lavoro un universo coreografico che mette il corpo, con tutta la sua fragilità, quale elemento fondante e transito ineludibile. La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach ha nella creazione un corollario di suoni della natura e del mondo animale, come delle mini-ouverture che introducono le note bachiane. Immagini bucoliche si susseguono, una natura quasi da alba dell’umanità dove i suoni dell’oggi, della sua violenza e tragedia sono ancora assenti, un grido d’allarme “futurista” che crea spazi su cui riflettere e sul sentire comune a volte assopito.

Far vivere in danza l’ammirazione che Zappalà nutre da sempre per il grande musicista tedesco è stato il fattore trainante che gli ha permesso di comporre tra soli, duetti, trii ed ensemble, alcune delle pagine coreografiche a lui più care nella sua trentennale attività. Il titolo Rifare Bach vuole anche essere un richiamo alle tante rivisitazioni musicali che nel tempo sono state fatte delle opere del compositore tedesco, e alcune di queste sono parte della ricerca del coreografo nella composizione musicale dell’opera.

Molti anni sono trascorsi da quando Roberto Zappalà si è confrontato con una creazione priva di una forte drammaturgia spesso legata al sociale, in Rifare Bach nessuna drammaturgia articolata e nessun intellettualismo, soltanto una stretta relazione tra l’estetica più eterea della musica e quella più carnale della danza per un viaggio denso di poesia.

Ascoltare la natura e i suoi “silenzi”, per un ritorno a un mondo dove sia ancora possibile intendere la “straziante e meravigliosa bellezza del creato “ – Pasolini, Che cosa sono le nuvole?

un progetto di Roberto Zappalà e Nello Calabrò
coreografia e regia: Roberto Zappalà
musica: Johann Sebastian Bach
luci e scene Roberto Zappalà
costumi Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà
danzatori Corinne Cilia, Aya Degani, Filippo Domini, Anna Forzutti, Gaia Occhipinti, Delphina Parenti, Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi, Erik Zarcone
realizzazione scene e costumi Theama for Dance
assistente alle coreografie Fernando Roldán Ferrer
assistente alla produzione Federica Cincotti
management Vittorio Stasi
direzione tecnica Sammy Torrisi
ingegnere del suono Gaetano Leonardi
direzione generale Maria Inguscio

una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro Nazionale di Produzione della Danza | in coproduzione con Belgrade Dance Festival (Belgrado), Fondazione Teatro Comunale di Modena, MilanOltre Festival (Milano)| coproduzione e residenza Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione)

in collaborazione con M1 Contact Contemporary Dance Festival (Singapore), Hong Kong International Choreography Festival (Hong Kong), Teatro Massimo Bellini (Catania)

con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo dello Sport e dello Spettacolo

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