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SOLILOQUYLIT

Prima assoluta

26 marzo 2004, Scenario Pubblico, Catania

Anno

2004

Durata

60 min

Soliloquylit è una partitura di “assoli” che ha come unici elementi compositivi la luce e il movimento, utilizzati in modo da rivelarne tutta la capacità drammaturgica anche quando liberi da vincoli narrativi. In questo caso essi si manifestano come “maschere” che i solisti della Compagnia Zappalà Danza uno dopo l’altro indossano mettendo in gioco se stessi ed il proprio conflitto di identità, scavando tra il buio e la luce lo spazio per il proprio “corpo”.

«…ed ecco nella prima parte quel corpo solo che batte e combatte il suolo e si muove da insetto kafkiano prima della “metamorfosi” in pitecantropo-androide. Ed ancora i “soliloquylit” di una ciclotimia, proteiforme donna-pipistrello che usa le mani come chele eppoi di una pacifico guerriero tai-chi, solo con due interlocutori, la luce blu elettrico e il contrabbasso di Toscano. E’ qui che l’auto da fé raggiunge il suo culmine, nel “soliloquylit” femminile a torso nudo ma castigatamente e interamente “parlato” di spalle. Si volta per un attimo, alla fine. Calorosissima risposta del pubblico»
Carmelita Celi, La Sicilia

coreografie Roberto Zappalà
musiche D. Shostakovich, P. Glass, G. Sollima
disegno luci e costumi Roberto Zappalà
danzatori  Daniela Bendini, Kana Ote, Wei Meng Poon, Michal Zahora, Roberto Zappalà
foto Gianmaria Musarra

una coproduzione  compagnia zappalà danza – Scenario Pubblico