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MoDem

MoDem

Ormai da oltre 30 anni stiamo dedicando molta cura ai dettagli che la mia danza richiede, continuiamo a mantenere, anzi a rafforzare quei principi di costruzione del nostro linguaggio che è sempre più focalizzato sul corpo e in particolare sulla sua “animalità”.
Per questa ragione cerchiamo sempre più di ritrovare l’istinto in cui si nidifica un’apparente imperfezione, valore fondante del nostro vocabolario creativo e di studio.
Vista, udito e olfatto: tre sensi per un unico senso

Roberto Zappalà

 

MoDem, acronimo di movimento democratico, è il linguaggio che Roberto Zappalà ha sviluppato in 30 anni di creazioni con la sua compagnia.
Il MoDem è basato su criteri legati a flussi, controlli, esplorazioni articolari e muscolari che il corpo quotidianamente esercita, attraverso una metodologia che tende a favorire la contaminazione fra gli esponenti del gruppo di lavoro. Le giunture e le varie sezioni del corpo vengono isolate ed elaborate con un lavoro che noi chiamiamo “esegesi” e che ha il compito di manifestare tutte le infinite possibilità di escursione che gli arti possiedono al loro interno o verso l’esterno e che possono essere esplorate, inventate e moltiplicate di giorno in giorno.
I percorsi di approfondimento al nostro linguaggio danno spazio a diverse attitudini, quelle professionali con MoDem PRO e MoDem Atelier quelle amatoriali con MoDem Amatori, sezione presa in seria considerazione affinché il nostro pubblico possa gustare meglio la visione dei nostri spettacoli. Nell’idea di danza di Zappalà infatti, il rapporto tra pubblico e compagnia non è legato unicamente alla visione dello spettacolo ma passa anche dalla partecipazione diretta alle attività fisiche legate alle nostre pratiche creative.
Le lezioni sono tenute da ex o attuali danzatori della compagnia zappalà danza.
Ogni anno Roberto Zappalà seleziona un gruppo di danzatori dal percorso MoDem Pro che confluiscono nella CZD2 giovane compagnia zappalà danza.