Concept, Coreografia: Helge Letonja | Assistenza coreografica, gestione della formazione: Mariko Koh | Danza: Kossi Sebastien Aholou-Wokawui, Wan-Yun Chen, Jed Nagales, Tiago Reis, Daniel Sabia, Pere Sansaloni Servera, Lys Cabral Sampietro, Carolina Verra | Consulenza drammaturgica: Anke Euler | Composizione: Miguel Marin | Design luci: Laurent Schneegans | Costumi: Nicole Reiher | Produzione dei costumi: Nicola Essig, Jenny Podehl & Dominice Steffen | Direzione tecnica: Nathaniel Johnson | Gestione: Kerstin Witges | Direzione di produzione: Henriette Koch, Médoune Seck | Ufficio stampa: Anja Michalke | Grafica: Andrea Dilzer | Foto: Marianne Menke | Film/Media: Médoune Seck
Cosa saremmo senza i nostri sogni? Essi sono il motore, la forza propulsiva e il luogo per la guarigione e la scoperta di sé stessi. (Letonja) Nel suo linguaggio di movimento emotivamente espressivo, Helge Letonja crea un simbolo coreografico con “A Late Summer Night’s Dream” che affronta la ricerca urgente di connessione e fisicità. Un raduno di giovani nel bosco. Come luogo di promessa, stimola i sensi con le sue simbiosi profondamente radicate. Il desiderio di dimenticarsi apre un turbine di intrecci. Alla ricerca del contatto e della devozione, il gruppo si immerge nell’atmosfera carica di una notte d’estate inoltrata, con individui che si avviluppano reciprocamente. Stati estatici e onirici si alternano finché la notte non passa e la finestra di tempo per immergersi nuovamente in un mondo onirico seducente si chiude.
Il pluripremiato compositore spagnolo Miguel Marin crea la musica per l’opera. Egli utilizza elementi elettro-acustici nelle sue suggestive scenografie sonore per creare un’esperienza immersiva.