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#FICFest: 11 maggio

Il primo appuntamento della quinta giornata del #FICFest è stato la presentazione del progetto I linguaggi del corpo/oltre le barriere per raccontare l’umanità, tenuto presso Scenario Lab.

Avviato nel 2021 e concluso nel 2023, I linguaggi del corpo, coordinato da Luca Recupero, ha avuto l’obiettivo di dare voce ai giovani attraverso la creatività per favorire l’inclusione e l’integrazione tra sociale. Un binario delle attività ha utilizzato la danza contemporanea, attraverso dei laboratori coordinati da Silvia Oteri e Marta Greco. Il movimento è stato lo strumento comunicativo impiegato, capace di mettere in relazione i corpi e abbattere le barriere linguistiche e culturali. Parallelamente ai diversi laboratori di movimento è stato avviato un corso per videomaker della danza, coordinato da Laura Schillirò e Riccardo Napoli, coinvolgendo numerosi giovani del territorio.

La presentazione è stata aperta da una performance che ha portato in scena le esperienze vissute durante i laboratori che si sono svolti durante i due anni. I protagonisti sono stati gli amatori, uno dei gruppi interni al progetto, che si sono esibiti utilizzando sia il corpo che la voce. Ad aprire l’azione è stato, infatti, il testo recitato da due partecipanti: pensieri ed emozioni che hanno istaurato una connessione intensa con il pubblico.

Come emerso, per gli amatori è stato un viaggio, una scoperta, una liberazione, un nuovo metodo di conoscenza per il proprio corpo e quello degli altri.

Successivamente alla performance, sono stati presentati quattro cortometraggi di videodanza realizzati dai partecipanti del corso di videomaker. Le riprese sono state registrate in diversi luoghi: liceo A. Musco di Librino, Scenario Pubblico, Metropolitana di Catania, Palestra LUPo. I primi due lavori proiettati sono stati concepiti come brevi documentari del progetto stesso e sono stati realizzati durante il primo anno. I secondi, invece, sono stati due cortometraggi di fiction ideati e prodotti durante il secondo anno.

Il progetto I linguaggi del corpo oltre le barriere ha coinvolto il gruppo amatori, il liceo coreutico A. Musco, il liceo Turrisi Colonna, l’associazione Prospettiva, il centro di prima accoglienza ‘Il Nodo’, Save the Children, ‘Penelope’ casa delle donne. Tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di frequentare i laboratori tenuti dai coordinatori e di partecipare a incontri con ospiti tra cui:

D Ilenia Romano
A Claudia Rossi Valli
N Sonia Mingo
Z Annalisa Di Lanno
A e i danzatori della Compagnia Zappalà Danza,

V Lucia Carolina De Rienzo (COORPI),
I Enrico Coffetti (CRO.ME),
D Marco Longo,
E Paolo Favaro,
O Nello Calabrò.

A seguire, alle 21.30, nella Black Box è andato in scena Viva la mamma di Gioia Maria Morisco, coreografa, drammaturga ed ex danzatrice della Compagnia Zappalà Danza.

Come si può dedurre dal titolo è stata la maternità il tema principale. Un quadro chiaro che ha rappresentato ogni sfaccettatura della figura materna, miscelando forza, rabbia, felicità e sana follia che contraddistinguono la vita di tutti i giorni della donna-madre.

La danzatrice ha saputo coinvolgere il pubblico, con l’estrema verità dell’azione in termini espressivi e coreografici, con una spontaneità così naturale da abbattere, sin da subito, la parete tra l’interprete e lo spettatore.

Morisco ha installato la situazione-tipo di una mamma occupata a prendersi cura del figlio. I suoi comportamenti sono stati talmente reali da rendere quasi visibile il figlio immaginario. Con ironia, tra pianti e risa, la partitura fisica ha davvero colpito il pubblico immerso in un’atmosfera tragicomica.

L’ironia è stata elemento base di tutta la rappresentazione per designare lo staccamento dallo stereotipo di donna-madre e di presentare, al contrario, quello di un corpo bisognoso, felice e stremato.

Viva la mamma, andando alla ricerca di spazi più nascosti della gravidanza e della maternità, ha indagato ogni possibile peculiarità, dipingendo la solitudine femminile tra disperazione e felicità.

Il #FICFest continua oggi, 12 maggio, con i seguenti appuntamenti:

h. 17 – Lecture (a cura di Toula Limnaios, Ralf R. Ollertz, presso White Box di Scenario Pubblico).
h.19 – Female escape (a cura di Collettivo SicilyMade, presso Scenario Lab).
h. 20.45 – Magie, trucchi, fanciulle spiritate e altri rimedi contro il malcontento dilagante (a cura di Emanuele Coco, presso Scenario Pubblico).

Credits
Redattore: Shamira Renzi
Reporter: Maryterry Rizzi, Martina Giglione
Media: Ania Kaczmarska, Martina Giglione
Revisione
: Sofia Bordieri

🪂🪂🪂🪂

Launched in 2021 and concluded in 2023, The Languages of the Body, coordinated by Luca Recupero, aimed to give youth a voice through creativity to foster social inclusion and integration. One track of activities used contemporary dance, through workshops coordinated by Silvia Oteri and Marta Greco. Movement was used as the communicative tool, capable of connecting bodies and breaking down language and cultural barriers. Parallel to the various movement workshops, a course for dance “videomakers” was launched, coordinated by Laura Schillirò and Riccardo Napoli, involving numerous young people from the area.

The presentation was opened by a performance that brought to the stage the experiences lived during the workshops that took place during the past two years. The protagonists were  amateurs coming from one of the project group’s, who performed using both body and voice. The opening action was, in fact, the text recited by two participants: thoughts and emotions that established an intense connection with the audience.

As it turned out, for the amateurs it was a journey, a discovery, a liberation, a new method of knowledge for their own bodies as well as the others.

Following the performance, four short video dance films made by the participants of the videomakers course were presented. The projects were recorded in different locations: high school A. Musco in Librino, Scenario Pubblico, Catania Subway, Palestra LUPo. The first two works were presented as short documentaries of the project itself and were made during the first year. The second, on the other hand, were two short fiction films conceived and produced during the second year.

Project The Languages of the Body Beyond Barriers involved the amateur group, A. Musco Choreographic High School, Turrisi Colonna High School, Prospettiva Association, ‘Il Nodo’ first reception center, Save the Children, ‘Penelope’ women’s home. All participants had the opportunity to attend workshops held by the coordinators and participate in meetings with guests including: 

D Ilenia Romano
A Claudia Rossi Valli                                   
N Sonia Mingo
C Annalisa Di Lanno 
E and the dancers of Compagnia Zappalà Danza, 

V Lucia Carolina De Rienzo (COORPI), 
I Enrico Coffetti (CRO.ME), 
D Marco Longo, 
E Paolo Favaro, 
O Nello Calabrò.

Moving forward, at 9:30 p.m., we could watch in the Black Box  Viva la mamma by Gioia Maria Morisco, choreographer, playwright and  a former dancer with Compagnia Zappalà Danza.

As can be guessed from the title, motherhood was the main theme. A clear picture portraying every aspect of the mother figure, mixing strength, anger, happiness and healthy madness that mark the everyday life of the woman-mother.

The dancer was able to engage the audience, with the extreme truth of the action in terms of expression and choreography- a spontaneity so natural, that from the very beginning she broke down the wall between performer and spectator.

Morisco presented the typical situation of a busy mother taking care of her child. Her behaviors were so real that the imaginary child was almost visible. With irony, between tears and laughter, the physical score really struck the audience, introducing a tragicomic atmosphere.

Irony was the basic element of the whole performance in order to show the detachment from the stereotype of woman-mother and to present, on the contrary, a body that is needy, happy, but also exhausted.

Viva la mamma investigated the most profound spaces of pregnancy and motherhood, focusing on every possible feature and portraying the female loneliness between despair and happiness.

The #FICFest continues today, on the 9th of May with the following events:

  • h. 17 – Lecture (presented by Toula Limnaios, Ralf R. Ollertz, in White Box, Scenario Pubblico).
  • h.19 – Female escape (presented by Collettivo SicilyMade, in Scenario Lab).

Credits
Redaction: Shamira Renzi
Reporter: Maryterry Rizzi, Martina Giglione
Media: Ania Kaczmarska, Martina Giglione
Text revision: Sofia Bordieri
Translation: Ania Kaczm
arska

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