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#FICFest: 7 maggio

***English below***

Il primo giorno del #FICfest si è aperto con l’inaugurazione al pubblico di MindBox, presso gli spazi di Isola Catania, struttura partner di Scenario Pubblico.

Si tratta di un’installazione video-audio interattiva, nata nel 2009 da un’idea di Christian Graupner, artista multimediale, regista e compositore tedesco, che ha voluto fortemente collaborare con il coreografo Roberto Zappalà dopo aver assistito a un suo spettacolo. Graupner utilizza una vecchia slot machine, non più funzionante, per creare un videogioco di tre moduli in cui si mescolano suoni, beat, ritmi e i movimenti dello stesso Zappalà, che in questa occasione diventa anche performer. Mindbox è stata realizzata nell’arco di due anni, durante i quali sono state effettuate numerose riprese video in diversi territori catanesi e negli spazi di Scenario Pubblico.

L’obiettivo di questa macchina musicale, altamente dinamica, è quello di rendere lo spettatore parte attiva della performance.  Chi la utilizza ha la possibilità di modificare le velocità dei movimenti o di bloccarli, o di portarli in slow motion, colorando così la performance a proprio piacimento, coinvolgendo anche il proprio corpo durante l’azione, non rimanendo di conseguenza passivo ad essa.

Sarà possibile giocare a MindBox, attraverso ingresso libero, durante tutte le giornate del festival, fino al 12 maggio, durante gli orari di apertura di Isola Catania (h. 8-20).

Adiacente a Mindbox, Gianni Salvo, storico attore e regista catanese, fondatore del “Piccolo Teatro della Città”, ha dato inizio al suo incontro con i bambini, tra i 7 e i 10 anni. Lo stimolo è partito dal titolo dell’incontro Quel che ci muove. Una storia di Pina Bausch.

Attraverso il ricordo di Pina Bausch, l’illustre ballerina e coreografa tedesca, Salvo, a partire dalla sua idea secondo cui «il gioco appartiene a tutti e dove non c’è gioco, non c’è arte», ha condotto giochi e improvvisazioni, rendendo i bambini, ma anche i genitori, protagonisti. Il tutto, ponendo l’attenzione sul movimento che, secondo il regista, coglie le fragilità dell’uomo e sta alla base di ogni nostra azione fisica ed emozionale.

I piccoli, definiti da Salvo “bambini miracolati” per essere stati sottratti per un’ora alla TV, hanno partecipato con attenzione, rispondendo alle domande e alle provocazioni del maestro con curiosità ed entusiasmo. Il gioco si è basato sulla scoperta di quanto il movimento sia presente in ogni dimensione, dalla più grande, l’universo, alla più piccola, la terra, fino alla più intima, la nostra casa.

Alla fine dell’incontro è stata offerta una sfiziosa merenda: uno spazio-tempo di condivisione gioioso e piacevole.

In seguito a Quel che ci muove. Una storia di Pina Bausch, è stato presentato il progetto videomusicale Andare. Si tratta di un’idea di Nello Toscano e Nello Calabrò, presentata per la prima volta presso Scenario Pubblico.

La performance è stata aperta da Rino Cirinnà, al sassofono, e Nello Toscano, al contrabbasso, accompagnati dalla Giovane Compagnia Zappalà Danza in un viaggio introduttivo dove musica e corpo sono confluiti con grande armonia.

La scena è stata poi ceduta a un road-movie che, come detto dallo stesso Calabrò, ha mostrato il punto di vista emozionale di un personaggio indefinito, attraverso le immagini e il suono. Il filmato, si è articolato in cinque temi, relazionato ognuno ai cinque brani composti da Nello Toscano nel disco Inside.

«A volte la musica è cieca, non si collega alle immagini, ma questo progetto vuole il contrario: immaginare la propria musica in ambito visivo» N. Toscano

Andare, nella sua integrità, ha raccontato il concetto di “lasciare”, inteso come una distinzione tra importante e futile che ci riporta all’essenza della vita: l’emozione.

  • LASCIARE (INSIDE): è stata la prima tappa del percorso visivo, in cui gli interni di una casa, stile anni ‘70, hanno rivelato il vissuto di oggetti, come libri e vinili impolverati e usurati dal tempo;
  • GUARDARE (OUTSIDE): ha spostato l’attenzione verso gli spazi urbani e le persone che li occupano, per esempio il traffico e i vigili;
  • PARTIRE (LEAVE): ci ha offerto immagini provenienti dalla stazione dei treni di Taormina, con splendidi particolari dell’estetica architettonica Liberty e dei paesaggi circostanti;
  • SOGNARE (DEEP): ha aperto lentamente uno squarcio verso i ricordi, con filmati originali girati in Super8, tra i quali un momento della nascita probabilmente di Nello Calabrò stesso o del fratello;
  • ARRIVARE (NEW ONE): esibendo riprese realizzate in Finlandia durante suggestive giornate di neve, ha proposto l’altrove in cui l’esperienza autobiografica vorrebbe terminare.

Il primo giorno del #FICFest si è concluso con l’open door di Cultus. Il pubblico della Black Box ha accolto i fenomenali danzatori impegnati nell’ultima produzione di Roberto Zappalà. Lo spettacolo andrà in scena a Catania nel 2025 in programmazione presso il Teatro Stabile.

Cultus è basato sul concetto del culto, legato al corpo umano – tra gioia e fragilità – alla spiritualità e agli eventi traumatici, come quelli relativi alle guerre. La performance è accompagnata da composizioni musicali di David Lang e dalle parole di alcuni sonetti di William Shakespeare che, insieme, creano un’interessante dinamica piena di contrasti e armonie.

L’open door è iniziata con la prova di un momento coreografico corale, per poi passare a un duetto e, infine, a piccoli schemi danzati dall’intera compagnia. Tutti i frammenti, seppur non in sequenza continua, ci hanno donato uno sguardo globale della performance, dove il MoDem language è stato incredibilmente adattato al tema dello spettacolo.

È stato molto interessante vedere come gli artisti applicavano alla perfezione le correzioni del coreografo Roberto Zappalà, non solo nei movimenti, ma anche nelle sensazioni esterne, frutto di una rielaborazione interna.

Non vediamo l’ora di vedere il debutto!

Il #FICFest prosegue oggi, 8 maggio, con i seguenti appuntamenti:

  • h. 19/23 – #700Dante (videoproiezione in loop, a cura di Ernesto Forni, Arturo Cannistrà e Francesco Germini, presso Scenario Pubblico).
  • h. 20.45 – L’altra stanza (performance della Compagnia Bellanda, presso Scenario Pubblico).
  • h. 21.15 – AriK/KirA (performance di I Vespri/Giovanni Insaudo, presso Scenario Pubblico).

A domani con la prossima pagina del Blog!

Credits:
Redattore: Martina Giglione
Reporter: Simona Puglisi, Luca Occhipinti, Ania Kaczmarska
Media: Martina Adelfio, Teresa De Angelis, Luca Occhipinti
Revisione: Sofia
Bordieri

🪂🪂🪂🪂

👧👦 The first day of #FICFest was inaugurated to the public with Mindbox in Isola Catania, Scenario Publico’s partner structure.

The interactive audiovisual installation was created in 2009 by Christian Graupner, a German multimedia artist, director and composer, who strongly wanted to collaborate with the choreographer Roberto Zappalà after assisting one of his shows. Graupner uses a non-functioning, old slot machine in order to create a three-module videogame where sound, beat, rhythm and movement are mixed by Zappala himself, who in this case becomes also a performer. Mindbox was being built for two years, during which numerous videos were taken, both in different places in Catania, as well as in Scenario Publico. The purpose behind this musical and highly dynamic machine is to engage the spectator in the performance. The user can modify the speed of the movement as well as block it or turn it into slow motion, making the show a pure pleasure and involving the body at the same time. As a consequence, the activity does not become passive. 

It will be possible to play MindBox through the free entrance during the entire festival, that is: till the end of 12th May in the opening hours of Isola Catania. (h. 8-20). 

Apart from the installation, Gianni Salvo, the valued Catanesian actor, director and founder of Piccolo Teatro della Città, began his encounter with children, between the ages of 7 and 10. The idea was inspired by the title of the meeting Quel che ci muove. Una storia di Pina Bausch.

The little ones described by Salvo as “miracle kids”, taken away from a TV for an hour, participated in the workshop with attention, responding to every question and provocation from the actor’s hand with curiosity and enthusiasm. The introduced task was based on the discovery of how movement is present in every dimension, from the largest, the universe, to the smallest, the earth, up to the most intimate, our home.

The meeting was finished with a tasty treat: a pleasant and joyful space for sharing. 

🎥🎞️ Moving forwards – after Quel che ci muove. Una storia di Pina Bausch, we got a chance to see the video musical project Andare, created by Nello Toscano and Nello Calabrò. As a place for the premiere of their performance, the artists chose Scenario Pubblico.

The show was opened by Rino Cirinnà playing the saxophone and Nello Toscano playing the double bass. All of that accompanied by The Young Compagnia Zappalà Danza created the introductory journey where music and body merge in great harmony.

The stage was then transferred to a road movie which, as Calabrò himself said, showed through images and sound the emotional point of view of an undefined character. The video was divided into five themes, each related to the five songs composed by Nello Toscano for the Inside album.

“Sometimes music is blind, it doesn’t connect with images, but this project wants the opposite: to imagine one’s music in a visual context” N. Toscano

Andare, in its integrity, recounted the concept of “letting go”, understood as a distinction between important and futile that brings us back to the essence of life: emotion.

  1. LASCIARE (INSIDE): the first stage of the visual projection, in which the interiors of a 70s-styled house revealed the venture of objects, such as dusty books and vinyl, all worn out by time;
  2. GUARDARE (OUTSIDE): has shifted the attention towards urban spaces, occurrences and people who occupy them, eg. traffic and the police;
  3. PARTIRE LEAVE: offered us images from the Taormina train station, with exquisite details of the Liberty architectural aesthetics and the surrounding landscapes;
  4. SOGNARE (DEEP): it slowly opened a glimpse into memories, with original films shot in Super8, including a moment of the birth, probably of Nello Calabrò himself or of his brother;
  5. ARRIVAL (NEW ONE): exhibiting shots taken in Finland during suggestive snowy days, proposed elsewhere in which the autobiographical experience would like to end.

🧍‍♂️🏃‍♀️ We finish the first day of #FICFest with the open door of Cultus. The full audience in the Black Box confirms the phenomena of the most recent production of Roberto Zappalà scheduled for its premiere in Teatro Stabile Catania in 2025. Show dedicated to the concept of worship, inspired by the fragility and joy of the human body, religion but also traumatic events of the war. All of that accompanied with the music of David Lang and William Shakespeare’s sonnets creates a beautiful dynamic full of contrast and harmony at the same time. Starting the rehearsal with the group choreography, going through duet, and finishing with the small schemas performed all together, gave us a glimpse of the whole performance, mostly based on the MoDem Language, incredibly adapted into the theme of the show. Watching the artists apply perfectly the corrections of Roberto Zappalà, not only in choreographies but also recitations met with huge applause from the public. 

We cannot wait to see the premiere!

The #FICFest continues today, on the 8th of May with the following events:

  • h. 19/23 – #700Dante (video presentation in loop, realised by Ernesto Forni, Arturo Cannistrà e Francesco Germini, in Scenario Pubblico).
  • h. 20.45 – L’altra stanza (performance of Compagnia Bellanda, in Scenario Pubblico).
  • h. 21.15 – AriK/KirA (performance of I Vespri/Giovanni Insaudo, in Scenario Pubblico).

Credits
Redaction: Martina Giglione
Reporter: Simona Puglisi, Luca Occhipinti, Ania Kaczmarska
Media: Martina Adelfio, Teresa De Angelis, Luca Occhipinti
Text revision: Sofia Bordieri
Translation: Ania Kaczm
arska

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