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“Topi” pugili che si sfidano a colpi di tendu!

Questa è solo una fra le tante immagini che compongono l’universo di ROCCO che ha stimolato e sorpreso continuamente il pubblico. Fin dall’inizio lo spettatore è stato messo alla prova: entrando, infatti, il teatro sembrava più una ciminiera data la nube di fumo presente nell’aria. In quel contesto un po’ allucinato per le infinite sigarette che venivano accese da due pugili/danzatori posizionati su due lati opposti del ring, è stato possibile udire tra i vicini frasi come: “che sta succedendo?”.

Dopo una iniziale e momentanea perplessità il pubblico è riuscito ad immergersi e a godere di un mondo dove tutto pareva possibile e concesso…

Lo spettacolo ha inizio con l’entrata, tra le sedute degli spettatori, di due danzatori con il capo coperto da maschere da topi in outfit attillato total black e guantoni. Subito l’interazione: un signore ha addirittura vissuto l’esperienza di essere annusato da uno dei due.

L’eccelsa prestanza fisica dei due pugili mikey mouse giunti sul ring ha travolto lo sguardo dei presenti con movimenti – dai piegamenti, ai tendus – energicamente elettrici. Dopo il ripetuto alternarsi di incontri coreografici tra le due coppie (mai totalmente didascalici nel riferimento alla boxe) – i corpi dei topi/performer si sono liberati dagli indumenti neri svelando leggings glitterati in oro o in nero, anch’essi eccentrica componente dello spettacolo.

Ma, all’apice dell’inaspettato, una scena ha rubato attenzione e sorrisi: gli stessi due pugili prima topi, hanno impersonificato Dalida e Alain Delon con un appassionante playback di Paroles, paroles mentre lanciavano caramelle tra gli spettatori.

Uno spettacolo ricco di sensazioni, insomma, scaturite da tanti stimoli, come l’alternarsi di musica di diverso genere e l’utilizzo di un disegno luci molto suggestivo curato da Paul Beumer e Pieter C. Scholten. A separare i diversi rounds, infatti, oltre al suono della campanella, è stato utilizzato un gioco di buio e luce che variava di intensità.

La sorpresa è stata, interamente, la protagonista della serata e sicuramente tutto il pubblico è uscito a bocca aperta. Coinvolto volutamente nella messa in scena della performance, ha ricevuto continuamente sguardi molto intensi da parte dei quattro danzatori, che hanno continuato sempre a mantenere una relazione con l’esterno del ring. La disposizione scenografica è stata fondamentale per permettere questa interazione, anche fisica.

Narrare in un nuovo modo:

ROCCO sfida il pubblico così come i pugili/danzatori si sfidano tra di loro sul ring, attraversando un rapporto di amore e odio che culmina in un bacio passionale. Durante il combattimento non mancano urla e parole cariche di energia che risuonano nei corpi, sempre più nudi.

Per Emio Greco e Pieter C. Scholten questo ROCCO (dopo il primo Rocco interamente al maschile e Rocca al femminile), propone un cast misto composto da Sixtine Biron, Denis Bruno, Jordaine Lincoln e Dennis van Herpen. Dunque, non è né Mr né Mrs ma MRX, ovvero senza genere (aspetto evidente nella scelta dei costumi curata da Clifford Portier).

Una volta entrati sul ring non si può sfuggire da un emotivo e fisico confronto umano. Alla fine, un cono di luce si è spento sopra la testa dei quattro pugili/danzatori posti al centro del ring.

Sarà una tregua momentanea o la fine di un lungo e faticoso combattimento?

a cura di Matilde Bianchi

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